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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Diventare Igienisti nel Celeste Impero

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La splendida testimonianza di Marta  che descrive il cambiamento suo e della sua famiglia e l'eccezionale scoperta dello Stile di Vita Igienista. (Fonte: New Horizons )  Poco più di un anno da vegani tendenzialmente crudisti e la nostra vita è radicalmente cambiata, soprattutto a tavola ma anche lontano da essa. Diventare vegan da onnivoro morigerato con motivazioni salutistiche e quindi principalmente egoistiche mi ha poi aperto gli occhi anche sulle sue fondamenta etiche e sull’impatto ambientale che si ha ad ogni forchettata sbagliata di cibo. Siamo tutti animali senzienti e questa consapevolezza ti fa ammirare, rispettare ed osservare con stupore la natura che ci circonda ed ogni forma di vita, come ogni bimbo naturalmente è portato a fare se poi non gliela porgi in un piatto… Ormai il web pullula di articoli e video che rimarcano e sostengono scientificamente ciò che andrò dicendo ed ogni persona con un minimo di senso critico o che ami suo figlio più della sua stessa vita non

L’Igiene Naturale secondo me …

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Cosa vuol dire essere Igienista? Si potrebbe star qui ore o forse giorni a scrivere sull’Igienismo, ma volendolo sintetizzare in brevi frasi stile quelle dei cioccolatini, ecco secondo me come si può definire l’Igiene Naturale … Essere Igienista è … … Mangiare secondo natura … Avere digestioni leggere e veloci … Imparare a conoscere se stessi ed il proprio corpo … Svuotare il cassetto delle medicine … Amare il contatto con la natura … Essere compassionevoli verso tutti gli esseri viventi … Dimenticarsi la paura per sintomi delle malattie … Apprezzare le cose semplici … Raggiungere il peso forma e mantenerlo   … Tirar fuori il nostro lato animico e spirituale … Smettere di contare le calorie … Avere una migliore termoregolazione corporea … Rispettare la natura, se stessi e gli altri … Sapere che le uniche cose contagiose sono l’ignoranza e le psicosi … Trovare la pace interiore … Avviarsi sulla strada verso al felicità   Questi sono solo alcune delle stupende conseguenze che si ottengon

LA SALUTE VERA

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di Serena Pacquola  ( ildragoparlante.com ) La salute vera non si trova chiusa in un barattolo, né in una pillola. La salute vera non si puó vendere a buon mercato, e nemmeno si possono pagare cifre astronomiche per raggiungerla. La salute vera non è un numero. La salute è un risultato. La salute è una conseguenza. La salute è normale e naturale, e tutti ce la meritiamo. Ma non è facile. Se in passato abbiamo avuto il problema delle poche risorse, ora il problema è il contrario: le risorse sono anche tro ppe! Ma per lo studente della salute, quella vera, e per l’appassionato e l’interessato, la salute è a portata di mano grazie all’Era dell’Informazione. Ci vuole motivazione e disciplina, ci vuole educazione e anche un po’ di coraggio, perché la salute vera proviene SOLO dalla pratica di una vita salutare. E questa include SOLO e solamente aria fresca, acqua pura, alimentazione alla quale siamo biologicamente adattati, luce solare, riposo, relax, relazioni sociali amorevoli, pace menta

Guarire dalla Sclerosi Multipla si può?

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Marcello Pamio - tratto da Effervescienza nr. 71, inserto della rivista Biolcalenda,   http://labiolca.it/effervescienza La tecnologia in ambito medico sta facendo miracoli ogni giorno: siamo in grado di monitorare dall’ospedale il cuore di una persona comodamente seduta nel proprio divano di casa tramite un collegamento wifi; siamo perfino in grado di operare a distanza pilotando un robot chirurgo… Eppure, nonostante questi e tanti altri passi da gigante fatti negli ultimi anni, le malattie cronico-degenerative e tumorali sono in crescita esponenziale: come mai?   Ufficialmente nel mondo ci sarebbero 80 milioni di persone con l’Alzheimer; il cancro verrebbe diagnosticato a 15 milioni di persone ogni anno e solo negli USA, 500 mila persone morirebbero per una coronaropatia, 1 milione e mezzo per attacco di cuore e circa 3 milioni subirebbero un infarto silente.   In Italia ogni 14 minuti muore una persona di infarto e ogni 10 minuti una di ictus. La domanda che sorge spontanea è la seg